LA TERMOGRAFIA

La termografia è una tecnica diagnostica non distruttiva che sfrutta il principio fisico secondo cui qualunque corpo abbia una temperatura maggiore dello zero assoluto (-273,14°C), emette energia sotto forma di radiazione infrarossa. Lo strumento che converte l’energia emessa da un corpo (sotto forma di onde elettromagnetiche infrarosse) in un segnale digitale è la termocamera. La “visione dell’energia” rilevata con la termocamera viene rappresenta sotto forma di un’immagine a colori, grazie all’abbinamento di una palette di colori con una scala di temperature. L’immagine ottenuta non è altro che la mappatura termica superficiale dell’oggetto. Ecco che la termografia può essere intesa come uno strumento d’indagine non distruttivo, applicabile a qualsiasi settore.

La termografia trova applicazione in vari ambiti e settori. Le perizie termografiche sono indagini efficaci per l’emissione di attestati di certificazione energetica attendibili in ambito di edilizia abitativa, case ed appartamenti.
Le immagini termografiche forniscono importanti informazioni.
In ambito industriale per la manutenzione degli impianti, in campo idraulico per l’individuazione di perdite, in campo meccanico la termografia individua aumenti di calore associabili ad anomalie al sistema.

L’immagine rappresenta un chiaro esempio di ciò che la termografia è in grado di rilevare, paragonata alla normale visione dell’occhio umano o digitale. Un oggetto, a seconda delle tecniche con le quali viene “visionato”, restituisce all’operatore differenti informazioni che verranno interpretate per la risoluzione di problematiche eterogenee quali manutezione, ricerca guasti, certificazione e dispersione energetica.

TERMOGRAFIA NEL SETTORE EDILE-ARCHITETTONICO

La termografia applicata al settore edile-architettonico è il metodo di controllo non distruttivo per eccellenza più efficace. La possibilità di valutare piccolissime differenze di temperatura, permette alla termografia d’identificare le cause di problemi riscontrabili solo se espressamente manifestati. L’indagine termografica, in grado di captare irregolarità termiche causate da difetti o danni localizzati, risulta incredibilmente vantaggiosa. Grazie alla rappresentazione attraverso un’immagine digitale (termogramma), la termografia consente di evitare interventi distruttivi finalizzati all’individuazione della/e cause di un problema. In edilizia la termografia viene utilizzata per individuare distacchi d’intonaco, difetti strutturali nascosti, zone con umidità di risalita, zone con ristagni idrici, punti d’infiltrazione d’acqua nelle strutture, zone con ponti termici rilevanti, scoprire elementi architettonici nascosti, dispersioni energetiche. La termografia infine, ma non in ordine d’importanza, è una tecnica che permette ai certificatori energetici di valutare (al fine di emettere certificazioni corrette) quali siano i punti critici dove effettuare le misurazioni.

Distacchi di intonaco

Il rilievo di questa difettologia è reso possibile dagli alti standard qualitativi delle termocamere utilizzate. Il parametro che permette ai tecnici di visualizzare distacchi d’intonaco è la sensibilità termica dello strumento. Un’ottimale sensibilità termica è in grado di valutare e riprodurre attraverso un’immagine, differenze molto piccole di temperatura (anche pochi centesimi su aree ridotte) consentendo il riconoscimento di micro distacchi di intonaco. Questo rilievo risulta molto importante, in quanto permette d’intervenire in maniera puntuale e mirata in aree prestabilite.

Difetti strutturali nascosti

La visione termografica di una struttura architettonica nel suo insieme, consente di visualizzare velocemente ed efficacemente eventuali difetti strutturali. In questo modo è possibile mettere in evidenza la qualità e l’adeguata o l’inadeguata esecuzione dei lavori in opere di dominio pubblico e privato. La termografia applicata all’ edilizia consente, ad esempio, di evidenziare strutture architettoniche nascoste nella muratura e successivamente tamponate, oppure risalire ad interventi di manutenzione effettuati antecedentemente al rilievo termografico stesso. E’ quindi possibile riprodurre la cronistoria dell’opera stessa, evitando sprechi di tempo ed azioni invasive per individuare le aree di possibile intervento.

Zone con umidità di risalita

La ricerca esasperata di nuovi materiali unitamente all’ abbassamento dei loro costi, coincide a volte con una minor qualità. Materiali poco impermeabilizzanti e/o poco durabili possono talvolta produrre, come effetto negativo, risalite di umidità che contestualmente al settore edile si manifestano in danni alle strutture. La termografia è in grado d’individuare risalite d’umidità anche nella fase iniziale della loro manifestazione.

Individuazione di zone non asciutte/ristagni idrici

I tempi sempre più ristretti di realizzazione delle opere edili, non garantiscono agli edifici di asciugarsi come prevede “la regola d’arte”. La termografia riesce ad individuare punti critici dal punto di vista igrometrico, evidenziando la presenza di zone non perfettamente asciutte. Data la precisione e la comprensibilità delle immagini riprodotte, la termografia risulta indispensabile per documentare i collaudi delle nuove costruzioni, fornendo informazioni sul livello qualitativo generale.

Risanamento delle opere

La termografia è uno strumento indispensabile per poter pianificare con precisione ed esattezza gli interventi nelle opere di risanamento. Attraverso l’immagine termografica è possibile verificare lo “stato di salute” della struttura da risanare. Essendo un controllo non distruttivo la termografia consente di non alterare lo stato in essere del complesso analizzato.

Dispersioni Energetiche

La termografia è in grado di evidenziare le zone più “critiche” dal punto di vista energetico, sia in edifici datati che di nuova concezione. Individuare le zone con dispersioni d’energia importanti, permette di valutare l’efficienza energetica dello stabile pianificando gli interventi mirati al miglioramento energetico.

Restauro degli edifici

La termografia è in grado di fornire essenziali informazioni relativamente al restauro di edifici e monumenti. Le immagini termografiche, ad esempio, evidenziano le costruzioni reticolari ricoperte dall’ intonaco. E’ possibile quindi pianificare con assoluta precisione gli interventi di ripristino da effettuare.

Infiltrazioni d’acqua all’ interno di strutture

Le indagini termografiche sono in grado di rilevare in strutture quali tetti, piani sopraelevati, ecc., punti dove l’acqua può infiltrarsi. La termografia, sfruttando il principio dell’inerzia termica, individua le zone non perfettamente coibentate garantendo al cliente un intervento di ripristino semplice, immediato, economico e senza il disagio di indagini distruttive.

Ponti Termici

I ponti termici, definiti come “parte di una struttura di un edificio con caratteristiche termiche significativamente diverse da quelle circostanti”, incidono negativamente sull'isolamento di un edificio in quanto costituiscono una via privilegiata per gli scambi di calore da e verso l'esterno. La termografia è in grado di rilevare suddette zone, dando precise indicazioni sulle zone interessate al fenomeno dei ponti termici. Inoltre riuscire a documentare graficamente un ponte termico è di sicuro interesse per chi esegue perizie e consulenze nel settore dei pavimenti in legno. Infatti i manufatti lignei possono subire alterazioni in presenza di condense anomale riconducibili a ponti termici importanti.